Molti di voi oggi avranno letto la periodica Enews di Matteo Renzi.
Tra i vari temi, il premier ha fatto una scommessa con i propri elettori:
“..Sono pronto a scommettere, come tutti sanno, ma nessuno ha il coraggio di dire, che nessuno degli impresentabili – nessuno! – verrà eletto. Sono quasi tutti espressioni di piccole liste civiche”
Poi il premier ha continuato tessendo le lodi di De Luca e del suo incredibile modo di amministrare la cosa pubblica.
Solo poche ore dopo la Commissione Nazionale Antimafia ha messo seriamente in discussione la scommessa di Matteo Renzi. Nella lista dei 17 “impresentabili”,stilata dall’Antimafia, c’è anche Vincenzo De Luca, il candidato del PD alla presidenza della Regione Campania. De Luca è nella lista con il numero 5, per il reato di concussione continuata.
Incredibile autogol di Renzi. Dalla scommessa con gli elettori all’impresentabilità di De Luca. Tutto in pochissimo tempo.
Questo è il PD. Un partito che pur di vincere rinuncia ad una selezione rigorosa della propria classe dirigente.
De Luca che prima puntava ad essere eletto nonostante la Legge Severino, ora punta a vincere nonostante il recentissimo marchio d’impresentabile.
Matteo Renzi tace. L’importante è vincere ovunque. Con e nonostante gli impresentabili. Ma questa volta la questione è troppo evidente per essere taciuta.
Guardiamoci negli occhi: quando insieme abbiamo fatto nascere questo Partito, nessuno di noi avrebbe mai immaginato di leggere titoli del genere.
di Antonio Sicilia