Riceviamo e pubblichiamo:
Quello che è accaduto durante queste lunghe e, probabilmente, memorabili giornate, è davvero inammissibile, da ogni punto di vista!
Il tono violento, scortese ed ignobile che è stato utilizzato all’interno dell’ormai famoso post (“Cosa fareste se foste in macchina con la Boldrini?”) rivolto esplicitamente ad un’alta carica dello Stato, garante dei principi costituzionali e massimo rappresentante della Camera dei Deputati, è da considerarsi un grave attacco alla dignità di una persona, ed in modo particolare alla dignità delle donne, ma anche un attacco alla nostra civiltà democratica, figlia della Resistenza e del sacrificio di tanti uomini e donne che nel suo nome hanno combattuto settant’anni orsono.
Questa modalità di svolgere l’attività politica, ahimè, non è inedita, ci ricorda anni bui della nostra Storia.
E’ per questo dunque che non dobbiamo abbassare la guardia e sottovalutare certi atteggiamenti. Dobbiamo renderci, collettivamente, in questo particolare momento, garanti e, oserei dire, partigiani di una nuova Resistenza, in difesa della Carta costituzionale e dei principi in essa contenuti.
Dobbiamo, da persone che sperano in un futuro ed in un presente migliore, obbligatoriamente resistere alla tentazione di calpestare le istituzioni in nome della rabbia sacrosanta per una situazione economica per niente facile.
Questa rabbia, questo malcontento, legittimi, possono rappresentare anche il motore di un cambiamento reale nel nostro paese, a condizione che la lotta politica venga condotta con “metodo democratico” e secondo canoni di civiltà.
Da parte loro le classi dirigenti hanno il dovere di dare un esempio di sobrietà, di responsabilità, dando risposte concrete al disagio che c’è nel paese.
In questo modo si spuntano le armi a coloro che vogliono strumentalizzare il malcontento per finalità eversive, o comunque per aumentare il loro consenso a scapito delle Istituzioni.
C’è una stella polare e si chiama Costituzione. La sua applicazione è l’arma più potente per sconfiggere il populismo. Quindi, andiamo avanti con più attenzione, e specialmente, con più Costituzione!
di Lorenzo Caffè – Giovani Democratici