La cancelleria del tribunale di Reggio Calabria dovrà comunicare al prefetto di Catanzaro la condanna del governatore che lo segnala al governo. Ma nel frattempo lui potrà convocare la giunta
REGGIO CALABRIA – Dopo la condanna a 6 anni e l’interdizione dai pubblici uffici (LEGGI), per il governatore Giuseppe Scopelliti scatta la sospensione dalla carica di presidente della Regione Calabria. Ecco cosa prevede la legge Severino: «A cura della cancelleria del tribunale o della segreteria del pubblico ministero i provvedimenti giudiziari che comportano la sospensione ai sensi del comma 1 sono comunicati al prefetto del capoluogo della Regione che ne dà immediata comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, sentiti il Ministro per gli affari regionali e il Ministro dell’interno, adotta il provvedimento che accerta la sospensione.
Tale provvedimento è notificato, a cura del prefetto del capoluogo della Regione, al competente consiglio regionale per l’adozione dei conseguenti adempimenti di legge. Per la regione siciliana e la regione Valle d’Aosta le competenze di cui al presente articolo sono esercitate, rispettivamente, dal commissario dello Stato e dal presidente della commissione di coordinamento; per le province autonome di Trento e di Bolzano sono esercitate dai rispettivi commissari del Governo. Per la durata della sospensione al consigliere regionale spetta un assegno pari all’indennità di carica ridotta di una percentuale fissata con legge regionale».
Fin quando questo iter non verrà completato, Scopelliti avrà facoltà di convocare la giunta regionale. E in questo contesto potrebbe arrivare la nomina di un nuovo vicepresidente, considerato che Antonella Stasi, attuale numero due della Regione, era stata scelta come componente esterno, non essendo eletta in Consiglio regionale. Tra le ipotesi, la nomina di Gianpaolo Chiappetta in uno scenario che vedrebbe Scopelliti candidato alle Europee di maggio
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