La missione “yankee go home” non concede tregua e al presidio, centro nevralgico del l’attivismo vs Muos, proseguono i lavori di vigilanza e di tentativo di blocco dei mezzi che accedono all’interno della base militare americana dove ormai le tre parabole dell’impianto delle telecomunicazioni sono state issate. Uomini e donne, attivisti incuranti dell’intemperie del tempo, indifferenti alle azioni di alcuni volte a fare recedere dalla decisione di ripercorrere quei sentieri che conducono fino alla base militare dove stanno provvedendo all’installazione del Naval Radio Transmitter Facility, hanno ancora una volta manifestato una volontà forte di contrasto alla realizzazione del sistema militare di antenne satellitari statunitensi. La Questura di Caltanissetta aveva vietato il corteo ed in seguito posto delle restrizioni e prescrizioni, ma il Popolo No MUOS NON MOLLA! E così eccolo muoversi il Popolo No Muos disponendosi compatto lungo il sentiero che parte da contrada Pisciotto. Un corteo -che contava più di tremila presenze -tra fluttuanti striscioni dai colori vivaci e motti che esortavano, evocandoli, diritti da Lampedusa a Niscemi e la ” Smilitarizzazione della Sughereta”.
di Amalia Zampaglione