“Ogni anno 15 milioni di persone muoiono per malattie legate alla scarsità e alla bassa qualità di cibo e acqua. La Banca Mondiale ha stimato che per debellare queste malattie occorrerebbe investire annualmente 200 miliardi di dollari, ma ad oggi non esiste alcuna istituzione governativa o sovranazionale pronta a fare questo tipo di stanziamento.
Di contro, le spese militari mondiali continuano ad aumentare e l’Italia spende in media 20 miliardi all’anno per la Difesa, cui va aggiunto un ulteriore miliardo di euro destinato al Fondo Missioni Internazionali detenuto dal Ministero degli Affari Esteri.
Questa cifra può essere ritenuta sufficiente o insufficiente in relazione al risultato ottenuto. L’Italia può, inoltre, ritenersi difesa? Per “Difesa” si intende un’azione di protezione da una minaccia, da un’offesa. Ma quali sono le minacce odierne?”
Il “Rapporto sulla spesa militare nel 2013”, elaborato da Fulvio Nibali, dell’Archivio Disarmo Istituto di ricerche Internazionali, fornisce una chiave di lettura chiara sulle dinamiche delle spese militari italiane, anche alla luce delle recenti polemiche sul programma per l’acquisto degli F-35.
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di Redazione