di RE
La televisione nordcoreana è stata finora molto avara di notizie sul vertice di Singapore. Nel giorno dell’incontro, infatti, la Korean Central Television non ha dato informazioni sui colloqui tra i due leader e sugli impegni sottoscritti, ma ha trasmesso solo le immagini di Kim Jong-un che passeggiava per Singapore il giorno prima. Un’immagine riportata anche dal quotidiano del Partito del lavoro Rodong Sinmun. [1]
Lo stesso quotidiano, il giorno successivo al vertice (mercoledì), riporta invece la dichiarazione congiunta di Kim Jong Un e Donald Trump dopo il Summit:
«Quanto segue è una dichiarazione congiunta del vertice di Singapore firmata da Kim Jong Un, presidente della Commissione affari statali della Repubblica popolare democratica di Corea, e Donald J. Trump, presidente degli Stati Uniti d’America, il 12 giugno:
Kim Jong Un, presidente della Commissione affari statali della Repubblica popolare democratica di Corea, e Donald J. Trump, presidente degli Stati Uniti d’America, hanno tenuto un primo summit storico a Singapore il 12 giugno 2018.
Il presidente Kim Jong Un e il presidente Trump hanno avuto uno scambio di opinioni completo, approfondito e sincero sulle questioni relative alla creazione di nuove relazioni tra RPD-U.S. e la costruzione di un duraturo e robusto regime di pace nella penisola coreana.
Il presidente Trump si è impegnato a fornire garanzie di sicurezza alla Corea del Nord e il presidente Kim Jong Un ha riaffermato il suo fermo e costante impegno a completare la denuclearizzazione della penisola coreana.
Convinto che l’affermarsi di nuovi rapporti tra DPRK-U.S. contribuiranno alla pace e alla prosperità della penisola coreana e del mondo e riconoscendo che il consolidamento della fiducia reciproca può promuovere la denuclearizzazione della penisola coreana, il presidente Kim Jong Un e il presidente Trump affermano quanto segue:
1. La RPDC e gli Stati Uniti si impegnano a stabilire nuove relazioni tra DPRK-U.S. secondo il desiderio dei popoli dei due paesi per la pace e la prosperità.
2. La RPDC e gli Stati Uniti uniranno i loro sforzi per costruire un regime di pace duraturo e stabile nella penisola coreana.
3. Riaffermando la Dichiarazione Panmunjom del 27 aprile 2018, la RPDC si impegna a lavorare per una completa denuclearizzazione della penisola coreana.
4. La RPDC e gli Stati Uniti si impegnano a recuperare i resti POW / MIA, incluso il rimpatrio immediato di quelli già identificati.
Avendo riconosciuto che il summit tra DPRK-U.S., primo nella storia dei due Paesi, è stato un evento epocale di grande importanza per superare decenni di tensioni e ostilità tra i due Paesi e per l’avvio di un futuro nuovo, il Presidente Kim Jong Un e il presidente Trump si impegnano ad attuare pienamente e rapidamente le disposizioni contenute in questa dichiarazione congiunta.
La RPDC e gli Stati Uniti si impegnano a tenere negoziati di follow-on guidati dal Segretario di Stato degli Stati Uniti Mike Pompeo e da un importante funzionario della RPDC di alto livello, il più presto possibile, per implementare i risultati del vertice tra RPDC-U.S.
Il Presidente della Commissione Affari dello Stato della Repubblica Popolare Democratica di Corea Kim Jong Un e il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald J. Trump si sono impegnati a cooperare per lo sviluppo di nuove relazioni tra DPRK-USA e per la promozione della pace, della prosperità e della sicurezza della penisola coreana e del mondo».
Nel resoconto dell’incontro pubblicato su Rodong Sinmun all’indomani del vertice si legge che i due Paesi hanno espresso «la ferma volontà di mettere fine alle relazioni ostili estreme» che hanno caratterizzato finora i loro rapporti. Si tratterebbe di un «primo passo verso la riconciliazione», dopo 70 anni dalla divisione della penisola coreana.
«I due massimi dirigenti hanno avuto un sincero scambio di opinioni su questioni pratiche di significativa importanza volto a porre fine alle relazioni ostili decennali tra la RPDC e gli Stati Uniti, per la pace e la stabilità nella penisola coreana», continua l’articolo, sottolineando che Kim Jong Un «ha elogiato la volontà e l’entusiasmo del presidente americano per risolvere le questioni in modo realistico attraverso il dialogo e il negoziato».
Allo stesso modo, si fa riferimento all’apprezzamento di Trump per «il clima di pace e stabilità che è stato creato nella penisola coreana e nella regione», rilevando che molti problemi finora «si sono verificati a causa della profonda diffidenza e ostilità esistente tra i due paesi».
L’articolo chiude evidenziando che «Il presidente Kim Jong Un e il presidente Trump hanno espresso l’aspettativa e la convinzione che i due paesi, che hanno vissuto nell’ostilità, nella sfiducia e nell’odio, supereranno il passato infelice e avanzeranno dinamicamente verso un futuro eccellente».
A tal fine, «Kim Jong Un ha invitato Trump a visitare Pyongyang e Trump ha invitato Kim Jong Un a visitare gli Stati Uniti. I due massimi dirigenti hanno accettato volentieri l’invito l’uno dell’altro, convinti che sarà un’altra importante occasione per migliorare le relazioni tra RPDC-U.S.».
[1] Fonte: northkoreatech.org