Il Parlamento di Strasburgo ha messo sotto accusa la Troika (Ue-Bce-Fmi) per la gestione dei programmi di “salvataggio” in alcuni paesi in crisi, a cominciare dalla Grecia, vittima sacrificale di folli politiche di austerity.
Nel corso di una audizione pubblica gli eurodeputati hanno espresso critiche pesantissime a Klaus Masuch (Commissione Ue) e a Servaas Deroose (Bce), che hanno risposto alle loro accuse spiegando come la responsabilità del loro operato in Grecia e negli altri Paesi sotto programma ricada solo ed unicamente sull’Eurogruppo, l’unico organismo al quale è riconosciuta la prerogativa di decidere sui programmi di “riforma” da attuare nei singoli stati che si sono affidati agli aiuti esterni per fronteggiare la “crisi”.
Secondo gli eurodeputati intervenuti nel dibattito le misure adottate in alcuni paesi sono state e sono del tutto sbagliate ed hanno portato gli stessi a registrare una situazione peggiore di quella che si voleva migliorare.
“E’ vero che le nostre previsioni non sono state perfette, ma le circostanze le hanno rese estremamente difficili”, ha risposto Deroose, mentre Masuch ha affermato che le previsioni non tenevano conto della “difficoltà di attuare le riforme”.
Grave le loro conclusioni: il deterioramento della situazione sociale è stato tenuto in conto nello stabilire la tabella di marcia delle riforme. Capito? Hanno portato avanti con pervicacia i loro programmi di “riforme” sapendo che questi avrebbero determinato un disastro sul piano sociale.
Ora il Parlamento Ue ha deciso di istituire una commissione d’inchiesta sul lavoro della Troika. Viene però da chiedersi: per fare cosa? Forse che qualcuno pagherà per gli effetti di politiche scellerate portate avanti in alcuni paesi?
di Redazione