di Redazione
Raggiunto l’accordo tra Podemos ed il premier Pedro Sanchez in vista della manovra di bilancio che la Spagna, come tutti i paesi europei, dovrà presentare al parlamento ed alla Commissione entro il 15 ottobre. Anche la Spagna terrà il deficit sul Pil ad un livello superiore a quello su cui si era impegnato il precedente governo (1,9% anzichè 1,3%), ma le stime sulla crescita qui sono diverse: anche per l’anno prossimo si prevede al di sopra del 2% (.
Il documento siglato tra le due principali forze della sinistra spagnole, nondimeno, non può essere analizzato a partire dai parametri europei, dal lato quantitativo. Esso dimostra come la differenza non la faccia lo sforamento in sè della soglia di deficit, ma la qualità della mavovra che il governo si appresta a varare.
Tra le misure:
1) Non si tagliano le tasse ai ricchi, ma ai ricchi si fanno pagare più tasse (Aumento IRPF per redditi sopra i 130 mila euro), anche con la patrimoniale (aumento dell’1% su ricchezze superiori a 10 milioni di euro);
2) Non si riducono le tasse per le società di capitali, ma si aumenta l’aliquota minima;
3) Saranno tassati i dividendi e le plusvalenze generate all’estero (oggi esenti al 100%);
4) Aumenta il salario minimo, che, da 850 euro, arriverà a 1000 euro nel 2020;
5) Taglio delle tasse universitarie per i ceti popolari;
6) Aumento delle pensioni minime con adeguamento all’inflazione per gli anni 2018-2019;
7) Riduzione dell’IVA dal 10 al 4% per i prodotti per l’igiene femminile;
8) Intervento sugli affitti e un piano di edilizia popolare;
9) Aumento della prestazione per i bambini a carico (da 291 a 473 euro);
10) I Comuni potranno spendere i loro avanzi di bilancio per gli asili nido;
11) Eliminazione dei ticket farmaceutici per i pensionati;
12) Istituzione di un “Reddito minimo vitale” (Ingreso Mínimo Vital).
13) Più soldi contro la violenza di genere e congedi parentali paritari tra uomini e donne.
Insomma una vera “manovra del popolo”, che toglie qualcosa ai ricchi per redistribuirla alla società, guardando ai giovani ed all’infanzia.