Con 285 voti contro 272 la House of Commons ha respinto la richiesta del governo di assicurarsi un’autorizzazione preliminare all’intervento militare contro il regime di Damasco. (guarda il video)
Cameron ha dichiarato espressamente il rispetto verso questa decisione, sottolineando che: “il Parlamento britannico, riflettendo l’opinione del popolo britannico, non vuole vedere operazioni militari britanniche“.
Un Parlamento centrale. Celebre la frase di John Bright nel 1865 : “L’Inghilterra è la madre di tutti i Parlamenti“.
E l’Italia cos’è? Pronipote di 4^ grado di tutti Parlamenti sembrerebbe. Un Paese smarrito, con un Parlamento composto da parlamentari scelti dai Partiti e non dal popolo, una “Repubblica dei moniti” orientata dai dettami del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Emblematico è il caso degli F-35. Tra i parlamentari PD andava diffondendosi uno spirito contrario alla conferma dell’acquisto. Ma subito prima della votazione Napolitano è intervenuto dichiarando la “non competenza” del Parlamento in materia. Stesso atteggiamento riguardo la mozione di sfiducia del Ministro Alfano. Dialettica parlamentare mortificata dai moniti, a tratti prepotenti, dal punto di vista dell’equilibrio istituzionale e dei poteri, del Presidente della Repubblica. Una sorta di “Repubblica presidenziale tacita”, con un Parlamento che si limita al ruolo della comparsa. Il pericolo è elevatissimo, tale presidenzialismo tacito non è codificato, non è previsto da nessuna legge, articolo, comma, di conseguenza non ha limiti. E non avere limiti in una democrazia è pericoloso.
Vogliamo cambiare la Costituzione? Vogliamo privare il Parlamento della sua centralità costituzionale? Vogliamo un Governo che faccia e un Parlamento che si limiti a controllare? Bene. Ma avviamo una discussione seria fuori e dentro le istituzioni. Per ora la legge e la Costituzione parlano chiaro, rispettiamole e soprattutto rispettiamo il ruolo del Parlamento.
di Antonio Sicilia