Si è appena chiuso il congresso di Syriza in Grecia. E la decisione finale è di grande valore politico. Le varie correnti, partiti, gruppi, movimenti, che componevano la Coalizione della Sinistra- Fronte sociale unitario (SYRIZA) si sono sciolti in un unico partito.
Ricordiamo che il cartello comprendeva ben tredici gruppi politici ed alcuni politici indipendenti, tra cui Socialisti democratici, alcuni gruppi ambientalisti di sinistra, varie organizzazioni neocomuniste facenti capo alla Sinistra europea, come il più noto Synapsimos, perfino partitini maoisti e trotskisti.
Alla guida del nuovo partito è stato eletto Alexis Tsipras. “Abbiamo compiuto un passo storico, da domani imboccheremo la strada della vittoria più uniti e forti che mai. L’obiettivo è fermare la distruzione sociale in corso e ricostruire la Grecia”, ha dichiarato il neosegretario.
Syriza vuole andare al governo, insomma, e per questo ha approvato nel suo programma politico un punto fondamentale per il futuro del paese: la cancellazione del memorandum firmato con la troika (Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo Monetario Internazionale) e la rinegoziazione del piano di salvataggio, prevedendo anche la cancellazione di parte del debito pubblico dopo una trattativa con i creditori internazionali della Grecia.
di Redazione