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Washington si ferma

La notte scorsa negli Stati Uniti è cominciato lo shutdown, la chiusura di tutte le attività non essenziali del governo a causa della mancanza di fondi. Il motivo è il mancato accordo tra la camera (a maggioranza repubblicana) e il senato (a maggioranza democratica) sull’approvazione della legge finanziaria, che prevede anche l’entrata in vigore della riforma sanitaria voluta da Obama. Alla mezzanotte del 30 settembre, le 6 del mattino in Italia, è cominciata quindi la paralisi federale. Ora circa 800mila dipendenti federali andranno in aspettativa, senza garanzie di ottenere di nuovo il loro posto di lavoro. Per gli Stati Uniti si tratta dal primo shutdown parziale in 17 anni.

Lavoro a rischio

Cosa succederà agli 800mila lavoratori che rischiano il posto dopo la chiusura parziale delle attività del governo? Una guida del Washington Post.

Vince il Tea party

La vittoria del Tea Party alle elezioni di mezzo termine del 2010 ha prodotto il suo frutto avvelenato. Lo stato federale chiude baracca per un po’, lo shutdown, la sospensione delle attività di spesa per mancanza di un budget approvato dal Congresso è realtà dalla mezzanotte di oggi, nonostante i tentativi dell’ultimo momento del presidente Barack Obama per evitarlo. Un articolo di Europa.

Cosa succede all’Obamacare

Da oggi una parte fondamentale della riforma sanitaria voluta dal presidente Barack Obama entrerà in vigore su tutto il territorio americano. Il provvedimento continuerà il suo corso anche se il Congresso non ha trovato un accordo sulla legge finanziaria facendo scattare lo shutdown, la chiusura parziale di alcune attività del governo federale. Molti cittadini statunitensi potranno sottoscrivere un’assicurazione sanitaria che sarà attiva dal primo gennaio 2014 e che garantirà la copertura a 34 milioni di americani che in passato non potevano permettersene una.

Ma l’Obamacare è diventata la linea di confine sulla quale democratici e repubblicani stanno combattendo una dura battaglia a Capitol Hill. Domenica la camera, controllata dai repubblicani, aveva approvato la legge finanziaria rimandando di un anno l’entrata in vigore della riforma, sostenendo che quello fosse l’unico modo per arrivare a un accordo tra le due parti ed evitare la paralisi delle attività del governo federale. Ma ieri il senato – a maggioranza democratica – ha rimandato indietro la bozza rifiutandosi di passare un provvedimento che escludesse Obamacare, uno dei punti principali dell’azione di governo del presidente.

All’interno di questo quadro, Obamacare entrerà in vigore alle otto della mattina americana (le 14 in Italia) e “nessuno riuscirà a fermarla”, come ha ricordato ieri Kathleen Sebelius, segretario dell’Health and human services degli Stati Uniti. Per chi compilerà i moduli online entro il 15 dicembre la nuova copertura partirà dal primo gennaio 2014. La legge approvata nel marzo 2010 sta entrando in vigore a scadenze scaglionate: quella di oggi riguarda la copertura assicurativa, ma altre parti entreranno in vigore da qui al 2020. Fonte: Tmnews

Cos’è l’Obamacare

 Fonte: http://www.internazionale.it/live-blog/lo-shutdown-del-governo-federale/

Scritto da Redazione

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