La Federal Reserve interviene sui mercati in pochi giorni per rispondere all’emergenza del Coronavirus con un taglio netto dei tassi e acquisti di titoli per pompare liquidità nel sistema finanziario ed economico. Una forte e duplice azione: da un parte il taglio dei tassi nella fascia 0-0,25%, dall’altra un intervento netto di acquisto di titoli attraverso un massiccio programma di Quantitative Easing da 700 miliardi di dollari, al fine di sostenere l’economia e proteggerla dall’impatto della pandemia.
La Fed, si legge nel comunicato, è pronta a usare il potenziale completo dei suoi strumenti per sostenere il flusso di credito per le famiglie e le imprese e per rafforzare i suoi obiettivi sull’occupazione e la stabilità dei prezzi.
Un approccio, quello della Fed, decisamente diverso e più incisivo rispetto a quello della Bce, dopo le disastrose dichiarazioni della Lagarde che hanno determinato un crollo di tutti i listini europei (Milano ha perso il 17%) e il pallido tentativo di incremento del Qe per 120 miliardi di euro.
Dopo la mossa della Fed è chiaro che non possono esserci da parte europea più indugi sulla sospensione sine die del patto di stabilità e di un profondo e radicale intervento della Bce al fine di scongiurare una pesante e imminente recensione economica legata alla pandemia.