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Jazz al femminile, al XXVI Festival delle Serre di Cerisano (CS)

Il centro storico di Cerisano sarà scenario e quinta naturale degli appuntamenti previsti in cartellone del XXVI Festival delle Serre, dove quest’anno in particolare spicca una nutrita settimana all’insegna del jazz dai volti femminili: dall’1 all’8 settembre, infatti, il piccolo centro cosentino risuonerà delle calde voci di alcune tra le signore più raffinate e premiate del jazz italiano, come Patrizia Laquidara, Chiara Civello, Cinzia Tedesco, Marina Rei e Serena Brancale, attesa per la serata del gran finale.

Cerisano, il bellissimo borgo delle Serre cosentine, è pronto ad accogliere, anche quest’anno, migliaia di persone per la ventiseiesima edizione dell’attesissimo “Festival delle Serre”, realizzato in joint venture con Piano B, Scenari Globali, Peperoncino Jazz Festival, Viaggiart.
La rassegna prenderà il via il prossimo 1 settembre, come ormai tradizione.

Quest’anno il tema scelto è incentrato su Roma, per dare continuità al progetto delle Capitali del Mediterraneo, negli anni precedenti focalizzato su Napoli e Palermo

Euforico il sindaco Lucio Di Gioia: “Il più bel festival della Calabria”, specificando che Cerisano si differenzia con le altre proposte culturali della nostra regione, pur apprezzando contenuti e programmi. ” Abbiamo deciso di puntare, come tradizione, sul jazz in chiave femminile. Tutte le migliori performer del momento saranno con noi, a Cerisano, per il Festival delle Serre. Musica e voci di altissima qualità. Siamo orgogliosi di essere riusciti ad allestire un cartellone jazzistico, in tal senso, che richiamerà certamente le attenzioni mediatiche e quelle degli affezionati in uno degli scenari più belli del nostro borgo”.

Perchè? “Per la qualità offerta, per il nostro borgo che diventa un palcoscenico all’aperto, per i teatri e gli slarghi che si creano nei vicoli del paese e per la gente che offre la gentilezza e cordialità come biglietto da visita per tutti. E poi c’è l’aria fresa che si respira, la cultura dei palazzi storici, la bellezza delle strade ed un cartellone che, anche in questa edizione, punta moltissimo sulla qualità”, asserisce l’avvocato Di Gioia.

Un Jazz tutto al femminile con concerti ad ingresso gratuito. Ad aprire la sezione Jazz il 2 settembre, al teatro Pianolungo, la voce passionale di Simona Calipari, accompagnata per questo evento dalle note di musicisti dal sound coinvolgente: Gianni Ciampà alla chitarra, Maurizio Mirabelli alla batteria, Luciano Cefalà al contrabasso e Francesco Pappaletto al pianoforte. A seguire si esibirà l’artista cosentina Alessandra Chiarello quartet con un sound variegato di ritmi, una voce dalla sonorità black con tonalità del soul e dell’R&B.

Il 3 settembre sarà la volta di Triplets, gruppo musicale che parte dalla tradizione per arrivare a linguaggi più moderni. Un trio coinvolgente e frizzante che unisce l’esperienza dei due importanti musicisti, Amedeo Ariano e Luca Bulgarelli, che suonano insieme da oltre vent’anni, al giovane talento di Francesca Tandoi, pianista romana, ma olandese di adozione. Sempre il 3 settembre Marina Rei e Paolo Benvegnù “in canzoni contro la disattenzione ai box”. Da un incontro nato per restituire una narrazione unica e disarmante fatta di canzoni del passato, del presente e del futuro si è poi sviluppata un’avventura musicale che riparte in duo.



Il 4 settembre Verdi’s Mood di Cinzia Tedesco, jazz e musica classica. O viceversa. I puristi dell’una e dell’altra sponda saranno pronti a insorgere, perché le commistioni non sono ben accette. Vero è che di mescolanze piacione, che si allacciano sulla scena più commerciale godereccia, ce ne sono state, ce ne sono e ce ne saranno. Poche sono le esperienze in tal senso che hanno un passato fatto di lavoro, di ricerca, di arrangiamenti sobri e intensi, di raffinati melismi, di lavoro di squadra e di rielaborazione misurata. Il progetto di Cinzia Tedesco appartiene a questa sparuta ultima schiera. Perché affronta con garbo e sensibilità alcune opere di Giuseppe Verdi, tenendo a mente sia la tradizione classica, che quella jazzistica. Non osa, e fa bene, soluzioni ardite o stravolgimenti per il solo gusto di sorprendere. Riveste di morbido, vellutato jazz La donna è mobile, che acquista il senso di una ballad mid-tempo. E domina l’irruenza battagliera di Va, pensiero con la stessa gentilezza: con le luci soffuse, ma senza ammorbarne il tema che riluce nella voce solida e calda di Cinzia Tedesco, sottolineata da un corpus sonoro perfettamente amalgamato. Rimarca le nuances di Amami Alfredo, con la stessa fermezza storica appartenente ai combos jazz degli anni Trenta e Quaranta: il contrabbasso dalla grana opulenta di Luca Pirozzi incolla il ritmo sapientemente suggerito di Pietro Iodice, mentre spetta alle corde del violoncello dell’eccellente Giovanna Famulari lanciare i ricordi della tradizione operistica. A Stefano Sabatini spettano gli arrangiamenti, tutti felicemente riusciti, e l’improvvisazione che riesce a far scorgere in ogni dove con un tocco limpido e agile.

Attesissima Chiara Civello con il trio di Mirko Signorile. L’affinità tra il trio e Chiara è nell’amore per il jazz, per la musica brasiliana e in generale per quell’universo sonoro che sono le canzoni. Tutti musicisti che da anni calcano i palchi più importanti nazionali ed internazionali e che sapranno creare atmosfere sonore uniche. Nasce a Roma, ma vive tra la capitale, New York e Rio De Janeiro, tutte città chela stimolano nella sua ricerca musicale. Nel suo primo disco “Last Quarter Moon” collabora con il grandissimo Burt Bacharach. Nel 2008 inizia la sua collaborazione con Ana Carolina, star del pop brasiliano e sua principale collaboratrice nella scrittura dell’album 7752. Nel 2012 Chiara partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo, nella categoria BIG, con il brano Al posto del mondo.

Raffinata e originale, Patrizia Laquidara delizierà il pubblico venerdì 6 settembre con il nuovo progetto “CQQCTR”, con Davide Repele (Chitarra acust/el), Stefano della Porta (basso), Nelide Bandello (batteria) per una grande serata di musica al Teatro del Jazz di Cerisano.

Il nuovo live di Patrizia Laquidara, definita dalla critica ”un’autrice capace di rinnovare la canzone d’autore” e “una delle voci più intense e liriche della nostra musica cosiddetta leggera”, prende il nome dal suo ultimo album “C’è qui qualcosa che ti riguarda”.

Un omaggio al femminile, alla bellezza, alla forza e alla fragilità, un racconto al tempo stesso intimo e universale di chi cade e si rialza. Un lavoro accolto con entusiasmo dalla critica che lo ha definito “Un capolavoro intriso di femminilità, potenza e fierezza, la bellezza in una delle sue forme musicali più alte“.

Sul palco, il cuore ritmico del live delle chitarre è sostenuto da basso e batteria, le elettroniche fanno capo a un multistrumentista che si divide tra laptop e tastiere, mentre le parti corali e gli effetti vocali completano il quadro di un concerto che alterna momenti di “giocosità post-caraibica” e di “furore electrofolk”, che invitano al ballo, a momenti intensi ed evocativi, dove le atmosfere più notturne, legate alle letture di testi scritti dall’artista rendono lo spettacolo più teatrale e narrativo.

Serena Brancale (voce, multipad, loop) e il suo “Vita d’artista” in compagnia di Dario Pansa (batteria) e Domenico Sanna (basso) per la grande serata conclusiva della rassegna jazzistica tutta al femminile, con il progetto VITA D’ARTISTA. Una rec frutto di soli 2 giorni, con i suoi straordinari compagni di viaggio in uno studio svizzero, “all in the mix” lasciando le tracce aperte per poi, pian piano, esaltare il groove ideale facendo venire fuori l’anima di ogni brano. Dalla registrazione alla grafica, Vita D’Artista segue il concept di un disco anni ’80.

Scritto da Redazione

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