La nave Aquarius sbarca al porto di Valencia tra canti e balli.
Ad attendere l’imbarcazione 2.300 persone, tra cui mille volontari della Cruz Roja, 400 della Policia Nacional, cento della Guardia civil, 400 traduttori, come non era mai accaduto nella storia dei soccorsi ai migranti.
Il viaggio è stato duro. Non sono mancate a bordo situazioni di disperazione.
La Spagna ha dato prova di un cambiamento reale nella sua politica di accoglienza, tanto che sono aumentati i tentativi di raggiungere il suo territorio nei giorni scorsi.
Il governo Sanchez ha però chiarito che non cambieranno le regole sul diritto d’asilo.
“Fino a che i governi europei non si prenderanno le proprie responsabilità Aquarius sarà obbligata a continuare a condurre operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo”, scrive in un tweet Medici senza frontiere, riferendosi a quello che accadrà nei prossimi giorni.