“Parola d’ordine: evitare l’attenzione della pubblica opinione dai fallimenti economici dei governi italiani . Allora: 14esima agli italiani. Ieri il primo ministro pro tempore (non eletto dagli italiani per la terza volta consecutiva) aveva confermato l’arrivo dei famosi 80 euro in busta paga, proprio per quegli italiani che guadagnano meno di 1.500 euro al mese. “Con gli 80 euro in busta paga gli italiani avranno la 14ma grazie all’operazione di questo governo. E’ giustizia sociale – ha detto Renzi – In questi anni alcuni hanno preso tanto”.
In realtà, a ben vedere lo spot pubblicitario di Renzi è una presa per i fondelli complici giornali e tv di regime. Infatti, gli 80 euro al mese tanto propagandati non ci sono. Basta esaminare la legge delega in discussione al Senato per scoprire che Renzi ha tolto, alle stesse categorie cui ha promesso gli 80 euro, le detrazioni per il coniuge a carico, una cifra che si aggira sui 700-800 euro l’anno, ovvero 65 euro al mese circa. Renzi o mente spudoratamente, oppure non sa fare un conto elementare, la sottrazione: 80 meno 65 fa 15! Vale a dire, meno di un’ elemosina. In un caso o nell’altro, uno così – che non sa far di conto o mente – non ha i requisiti per stare in poltrona a Palazzo Chigi. Inviarlo in missione a pascolare le pecore di Firenze no?”
di Alessandro Bianchi
QUI la “Delega al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (Job Act)”, presentato in data 3 aprile 2014: