Mentre l’attenzione dei media si è spostata sulla Crimea e sull’Ucraina orientale, nel resto del Paese, Kievi compresa, dilaga la violenza. Le squadracce naziste imperversano e dettano legge, anche con l’aprovazione del nuovo governo. Un esempio? Il ministro dell’Educazione Serhiy Kvit, del partito neonazista Svoboda, ha deciso di finanziare e promuovere ventitré campi scuola estivi organizzati nell’Ucraina occidentale da vari gruppi paramilitari. Lo riferisce “Voltairenet”. Secondo il giornale polacco “Gazeta Wyborcza”, «nei campi si insegneranno le tattiche di guerriglia, l’autodifesa attraverso l’uso di armi da fuoco e da taglio e i “veri valori del popolo e della gioventù ucraina”».
Intanto, cominciano le lotte di potere tra le varie fazioni dell’estrema destra. Da una parte Svoboda, il principale partito neonazista, che ha piazzato quattro ministri nel nuovo governo. Dall’altra partiti più piccoli e movimenti vari, che hanno avuto un ruolo decisivo negli scontri di piazza Maidan e che pretendono di passare all’incasso, chiedendo mani libere per le loro azioni squadristiche. Svoboda ha bisogno di accreditarsi a livello internazionale, mostrando un volto più umano e meno violento.
Risultato? Il leader del movimento nazista “Settore destro” è stato assassinato a sangue freddo da alcuni poliziotti (in alcuni siti ucraini di estrema destra si parla di finti poliziotti). Alexandr Muzichko, conosciuto anche come “Sasha il bianco”, era stato immortalato in alcuni video mentre intimidiva con un kalashnikov alcuni deputati, mentre mentre colpiva e umiliava un procuratore e mentre uccideva e torturava soldati russi (questa volta durante la prima guerra di Cecenia, tra il 1994 e il 2000).
La questione delle violenze naziste riprese dalle telecamere sta diventando un ostacolo per il nuovo governo. Secondo indiscrezioni interne al governo ucraino, pubblicate dal “Moscow Times”, si starebbe pensando di inglobare le frange più violente all’interno delle forze armate, magari in corpi creati ad hoc, in modo da dare una patina di legalità, e magari contenendole, le azioni più violente delle milizie naziste.
di Franco Fracassi
da: http://popoff.globalist.it/