Gli Amici della Siria, il collettivo diplomatico internazionale convocato periodicamente sul tema della Siria al di fuori del Consiglio di Sicurezza, tra cui undici paesi occidentali e arabi che sostengono l’opposizione siriana, hanno invitato, domenica 12 Gennaio, la Coalizione Nazionale Siriana (CNS) a partecipare alla conferenza internazionale di pace di Ginevra 2, che dovrà aprirsi entro dieci giorni per cercare di trovare una via d’uscita politica al conflitto siriano.
I membri del CNS sono profondamente divisi sull’idea di partecipazione al Ginevra 2 e annunceranno la loro decisione Venerdì 17 Gennaio. Il presidente del CNS, Jarbe Ahmed, che ha partecipato alla riunione di domenica non ha specificato se il CNS avrebbe inviato una delegazione.
Tuttavia, egli ha affermato che gli Amici della Siria sono stati “tutti d’accordo a dire che non c’è futuro per Bashar Al-Assad e la sua famiglia in Siria “ . Il leader dell’opposizione ha descritto come “inesorabile” la partenza del presidente siriano.
700 MORTI NELLA LOTTA TRA RIBELLI E JIHADISTI
Sul terreno, la lotta feroce tra i ribelli jihadisti, in maggioranza islamici, nel nord della Siria, che ha provocato in nove giorni quasi settecento morti e centinaia di dispersi, secondo una ONG. “Tra il 3 e il 11 gennaio, i combattimenti hanno causato 697 morti e centinaia di prigionieri da entrambe le parti, ha dichiarato l’Osservatorio siriano per i diritti umani, un’organizzazione con sede in Gran Bretagna che si basa su una rete di attivisti e presidi medico-sanitari sul terreno.
“Tra le vittime sono 351 i ribelli, 246 gli jihadisti e 100 i civili, dei quali 21 sono stati giustiziati”, ha dichiarato l’organizzazione. Il bilancio delle vittime potrebbe essere molto però più pesante, a causa di decine di altri morti che non sono stati ancora identificati.
Da: lemonde.fr