Cambiare i trattati europei. Chi lo chiede? Angela Merkel in persona. Ma attenzione: non per allentare la morsa dei vincoli di bilancio oggi in vigore, piuttosto per renderli ancora più rigidi.
Secondo alcune indiscrezioni, rilanciate da Der Spiegel, la Cancelliera si appresterebbe a mettere sul tavolo di un prossimo vertice europeo la richiesta di modifica degli attuali trattati al fine di accentuare il controllo ed il potere sanzionatorio di Bruxelles nei confronti dei paesi dell’Eurozona.
In sostanza la Germania sarebbe orientata a chiedere ulteriori sacrifici agli Stati membri del club dell’Euro, a cominciare dalla loro sovranità in materia di finanza pubblica. Come se non fossero bastate le regole già previste dai recenti regolamenti approvati dal parlamento di Strasburgo, ed entrate già in vigore, che hanno sostanzialmente esautorato gli Stati membri ed i relativi parlamenti per quanto attiene alle loro prerogative sulla politica di bilancio.
Con le nuove regole prospettate dalla Germania, ogni singolo paese potrebbe sottoscrivere con la Commissione «una sorta di contratto per l’aumento della competitività, il controllo degli investimenti e della disciplina di bilancio»
Un accordo definito «contractual arrangements», da sottoporre a controlli periodici per verificarne il rispetto da parte degli Stati che lo sottoscriverebbero. Questi ultimi avrebbero in cambio l’accesso a “specifiche” risorse comunitarie, «un extra budget già discusso da tempo per l’eurozona con una dotazione miliardaria a due cifre».
Un altro punto sarebbe l’irrobustimento dei poteri e delle competenze del presidente dell’eurogruppo, che assumerebbe la funzione di “super- ministro” delle Finanze europeo.
Altro che alleggerimento della linea del rigore, insomma. Senza una presa di posizione adeguata da parte dei restanti membri del consesso europeo, il rischio è quello di condannare i nostri paesi alla soggezione perpetua ai vincoli rigoristi che da anni ormai strangolano le nostre economie.
di Luigi Pandolfi