E’ trascorso un dì e scorre via anche quest’altra notte e sgorgano ricordi e scorrono emozioni e invadono la memoria che inciderà per sempre l’agnizione di un Popolo, di un esercito di Resistenti NO MUOS che avanzava in prossimità della base militare degli USA.
Ricordo ancora la suola delle scarpe che affondava nella sabbia più fitta lungo il sentiero che conduceva fin dove gli americani stanno provvedendo all’installazione del Naval Radio Transmitter Facility e ricordo i volti di migliaia di giovani e di uomini e donne legati da una volontà comune, una volontà che pretende -senza mai imporsi con violenza – di prevalere sulla ragione degli USA e di salvaguardare Diritti e Territorio. Avanzavamo e il nostro procedere in sentiero impervio era scandito da canti e da slogan ed ancora da voci al megafono, che armonicamente si alternavano nel gridare a chiare lettere che NOSTRA È LA TERRA E NON VOGLIAMO LA GUERRA! Il corteo andava via via estendendosi come fiume in piena che raccoglieva affluenti: movimento, partiti, sindaci, avvocati e bambini, si perché c’erano anche bambini! Procedevamo tra il sole e l’ombra che ignari procuravano i rami degli alberi della sughereta ed ogni tanto si allungava il passo per portarsi avanti percorrendo sentieri laterali ricchi di sterpaglia e verde fitto ed incolto per vedere il lungo corteo da altra angolo visuale e catturare con un click un attimo di un tempo che ha squarciato la volontà militare degli USA. Il sudore, la polvere, le voci e i passi e le fatiche …ma non avrei voluto esser in altro luogo, poiché desideravo poter raccontare e scrivere quanto stavamo vivendo! Volevo essere ausilio e strumento di informazione libera, libera da reticenze ed omissioni, un’ informazione che non “prende pane ” da nessuno e a nessuno deve esser grato, senza padroni! Ho trascurato la lettura di ciò che riportavano i quotidiani circa la R-ESISTENZA NO MUOS del 9 agosto a NISCEMI, ma mi sono giunte comunque notizie a volte mendaci, altre adornate per poter compiacere qualcuno. Il Popolo No MUOS ha raggiunto i compagni che stavano arrampicati ancora sulle antenne NRTF e li ha accolti ed abbracciati e poi tutti insieme ormai all’imbrunire si è fatto rientro verso casa o al campo del presidio NO MUOS e mentre si ripercorreva lo stesso sentiero già percorso qualche ora addietro, una commistione di emozioni reggeva ancora le gambe che nonostante le fatiche del giorno avrebbero ancora proseguito fino a tardi sul sentiero della loro terra!
di Amalia Zampaglione